Il Cantastorie è un portamenu di legno fatto a mano made in Italy. Cantastorie è…
Kalsa – Portamenu in legno con buste
Questo portamenu in legno Kalsa con buste in plastica è un compromesso fra il legno e la praticità ristoratrice. Per chi non vuole dotarsi di perforatrice o praticare semplici buchi ai fogli di carta.
Il portamenu in legno Kalsa con buste è stato pensato per inserire direttamente i fogli standard A4. Le viti a scomparsa consentono di aggiungere buste di plastica. Personalmente ne ho inserite fino a dieci. Consiglio comunque di non esagerare, il compromesso è di 6-7 buste. Può essere usato nei ristoranti, pub, bistrot, pizzerie e un po’ tutte quelle attività che richiedono praticità quotidiana.
Con queste viti lo spazio utile massimo fra listella e base è di 5 mm circa.
In questo portamenu in legno Kalsa con buste si può aggiungere una copertina in cartoncino leggero plastificato per rendere più elegante l’estetica. Anche in questo caso consiglio una plastificazione a freddo opaca che non riflette la luce e rende più leggibile la grafica e le scritte (vedi esempio delle foto dell’Osteria del Gallo Martino).
Il legno usato è betulla 6 mm e si può colorare noce scuro, noce chiaro, bianco o lasciarlo naturale (con finitura trasparente). In ogni caso le finitura rendere impermeabile e resistente il legno all’acqua e agli UV. Se si volesse il retro può anche essere stampato o inciso. Io personalmente lo sconsiglio poichè è poco visibile agli occhi del commensale.
La Kalsa, quartiere storico di Palermo
La Kalsa è uno dei quartieri storici di Palermo. Sorta nel secolo X, durante il dominio arabo, prende il nome dalla parola araba “Khalisa” che significa l’eletta. E’ il primo quartiere sorto al di fuori delle mure di cinta palermitane, su area pianeggiante, in prossimità del porto e dell’arsenale. Strategicamente serviva come snodo politico e centro difensivo distaccato dal centro città.
L’assetto urbanistico originale fu stravolto durante i secoli e non ultimo durante il XX secolo la mafia e gli affari illeciti fecero degradare interamente il quartiere.
Negli ultimi anni alcuni lavori di ristrutturazione hanno fatto si che iniziassero alcune migliorie. E’ come una città nella città tanto che gli abitanti “avusitani” hanno un loro accento e loro costumi. Molto pittoresco, è un quartiere sicuramente da visitare. Folklore tipico palermitano.